Pillole di Kanban applicato: una soluzione controintuitiva per muoversi più velocemente nelle strettoie autostradali

La settimana scorsa ho parlato delle inefficienze e dei potenziali miglioramenti nella gestione del flusso autostradale. Chiunque viaggi in autostrada ha anche familiarità con il frustrante fenomeno delle strettoie dovute ai lavori: due corsie che convergono in una, creando code interminabili, ingorghi e il classico “stop-and-go”. Questo scenario, dove i veicoli si fermano e ripartono continuamente, è una delle esperienze più stressanti per gli automobilisti. Tuttavia, esiste un metodo controintuitivo che promette di migliorare significativamente l’efficienza del flusso e ridurre i tempi di attesa per tutti.

Il problema del comportamento comune

Il comportamento comune che si osserva in prossimità di una strettoia è il seguente: la corsia destinata a terminare si svuota progressivamente. Vedendo spazio libero, molti automobilisti in questa corsia accelerano per superare il maggior numero possibile di veicoli. Arrivati al punto di immissione, dove la corsia finisce, sono costretti a frenare bruscamente per inserirsi nell’altra. Questo inserimento improvviso obbliga anche i veicoli nella corsia con via libera a frenare, creando l’effetto domino che genera l’ingorgo e le continue fermate e ripartenze. Si ha l’illusione di guadagnare tempo accelerando e inserendosi all’ultimo, ma in realtà questo comportamento peggiora la situazione per tutti.

La soluzione controintuitiva: rallentare per andare più veloci

L’efficienza del traffico in queste situazioni può essere drasticamente migliorata adottando un approccio radicalmente diverso. Si tratta di applicare un concetto controintuitivo:

  • Scegliere la corsia giusta in anticipo: non appena si individua la corsia destinata a terminare, invece di usarla per superare la fila e cercare di inserirsi all’ultimo, oppure inserirsi da subito nella corsia che ha la via libera, restare o spostarsi nella corsia che terminerà.
  • Mantenere la stessa velocità: una volta che ci si trova nella corsia destinata a terminare, la chiave è procedere esattamente alla stessa velocità del veicolo che si trova nella corsia adiacente (quella con via libera).
  • Resistere alla tentazione: è fondamentale resistere alla tentazione di accelerare e di superare i veicoli della corsia adiacente per infilarsi nella strettoia prima di loro. Allo stesso modo, bisogna ignorare l’eventuale pressione degli automobilisti che seguono, che volendo superare potrebbero spazientirsi, suonare il clacson o lampeggiare con i fari.
  • L’effetto “svuotamento”: se questa strategia viene adottata con sufficiente anticipo, si noterà che lo spazio davanti a voi nella corsia destinata a terminare si svuoterà. Contemporaneamente, la corsia adiacente, non più intasata da continui inserimenti improvvisi, inizierà a scorrere più fluidamente e i veicoli ad accelerare.
  • Immissione fluida: mantenendo la stessa velocità del veicolo di fianco, quando si arriva al punto di immissione obbligatoria, i veicoli nella corsia con via libera avranno già guadagnato un po’ di velocità e si saranno distanziati. A quel punto, rallentando leggermente e spostandosi, sarà possibile inserirsi tra due veicoli in modo molto più agevole, permettendo a tutti di proseguire il viaggio più rapidamente.

L’origine della soluzione e la base teorica

Questa soluzione non nasce da studi accademici, ma dall’osservazione empirica. Personalmente la ho appresa osservando alcuni camionisti che la applicano, i quali, avendo una prospettiva più elevata della strada e probabilmente una maggiore esperienza osservando il flusso del traffico, hanno evidentemente compreso questa dinamica controintuitiva.

Come sempre in Svizzera, ho visto invece una soluzione simile applicata in modo sistematico: in ciascuna corsia è posto un semaforo e il verde si accende in alternanza, trasformando in una pratica governata la soluzione empirica che ho descritto più sopra.

In termini più tecnici, entrambe le soluzioni applicano una pratica comune al metodo Kanban e, più specificamente, il concetto di WIP limit (limite al lavoro in corso). Limitare l’accesso (ovvero, rallentare il flusso in entrata e impedire che le auto si ammassino all’ultimo secondo) serve a dare ordine al flusso stesso. Il risultato è un sistema che, una volta ordinato, inizia a scorrere più velocemente.

La prossima volta che incontrerete una strettoia in autostrada, provate questo esperimento (sempre rispettando il codice della strada). Potreste scoprire, con vostra sorpresa, che rallentare in questo modo non solo riduce lo stress, ma vi permette di attraversare l’ingorgo in modo significativamente più rapido ed efficiente per voi e per tutti gli altri.

Ho pubblicato originariamente questo articolo per il portale Kanban Help, al quale collaboro insieme al collega Luca Gambetti.
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